101.001 – Quella del Natale

Pierpaolo Bonante
Pierpaolo Bonante
101.001 - Quella del Natale
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Caro Babbo Natale,

ti scrivo questa letterina perché son convinto che l’efficienza delle Poste Italiane sia in grado di fartela arrivare al Polo Nord entro il 25 Dicembre.

Si dice che il Natale in famiglia sia la peggior forma di festeggiamento se si escludono tutte le altre provate fino ad ora. Chi sono io per non esser d’accordo?

Genio, Playboy, Filantropo,  Miliardario

Esagerato! Però concedimi di esaminare qualche aspetto della tua amabile festività: ti sei mai fermato a pensare ai Bambini in trepidante attesa di un regalo che soddisfi tutte le pubblicità con le quali i genitori li hanno ingozzati? Agli adulti in trepidante attesa di un regalo che sia altro da una sciarpa o un kit di bagnoschiuma? Agli anziani residenti in case di riposo trepidanti per la visita da parte della famiglia?

Ma cosa ti è passato per la mente quando hai creato il natale?

Non venire a raccontarci la solita fregnaccia che il Natale è stato creato per Gesù Cristo: lasciamo il povero Nazareno fuori dai giochi che di croci da portare ne ha a sufficienza. Concentriamoci sul fatto che la colpa è tua.

Tratta l’umanità con rispetto caro Babbo Natale, che di questi tempi è una merce rara. Lo sappiamo tutti cosa hai pensato quando, in quella sconsiderata mattina del 1931, hai incontrato i dirigenti della Coca Cola.

E’ un pensiero che avrebbe travolto la mente di tutti.  SOSSOLDI. C’è la Crisi. Come mando all’università gli elfi? Come do’ da mangiare alle renne?

C’hai ragione, caro babbo. Ti capisco, l’avremmo fatto tutti nella tua posizione. Giusto l’altro giorno dovevo scegliere se donare in beneficenza la mia tredicesima o utilizzarla per comprare un 52 pollici con il quale giocare a Fifa 2020. Secondo te cosa ho fatto? 

Come sempre, la cosa più logica: l’ho utilizzata per finire di pagarmi il mutuo.

Però caro Babbo, proprio una festa dove dobbiamo regalarci cose l’un l’altro dovevi creare? Ma una bella festa degli abbracci no? Che almeno si risolveva in maniera meno difficoltosa? 

Si, so cosa stai pensando: Avessi creato la festa degli abbracci vi sareste lamentati della gente che puzza. E c’hai ragione pure su questo.

Una bella festa del bacio non ne parliamo neanche perché, schivando l’alitosi e il tartaro chi avrebbe voluto rischiare di prendere la mononucleosi? C’hai Ragione.

Ma analizziamo l’annosa quaestio dell’obbligatorio regalo natalizio da fare ogni anno. Ora, con le conoscenze meno strette il Natale diventa un momento importante per svuotarti la casa dalla marea di michiate che ti sei comprato durante l’anno tipo il tappetino da bagno con su disegnati 100€ (ovviamente solo disegnati) o il salvadanaio di Mr. Bean (e, caro Babbo, non vuoi sapere dove vanno inserite le monetine). Il problema è con le persone alle quali vuoi veramente bene. Ignorando la questione budget si tratta di indovinare cosa possa piacere alle persone che amiamo. C’è qualcosa di più difficile e rischioso da indovinare? Mi faccio portavoce di tutte quelle persone che hanno difficoltà a fare regali: avremmo meno difficoltà a rispondere all’ultima domanda di “Chi vuol essere Milionario” con una cartella di equitalia da 1.000.000€ che ci aspetta a casa.

Chi vuol essere milionario

Pensa a cosa succede nel regalare una cagata allucinante al partner. Pensa ai litigi sul tema “non sai cosa mi piace”, “non mi conosci veramente”, “non mi vuoi bene”. Una volta ho regalato per natale una serie di foto di coppia bellissime, con cornici stellari, volte a creare un percorso a tappe dell’evoluzione del nostro amore. La risposta è stata “Le potevi mandare su Whatsapp”. Quante famiglie hai spaccato Babbo Natale? Quante? E quante palle hai rotto? Ma non ti vergogni?

Per non parlare del punto di vista di chi riceve i regali: quando i nonni  ti danno la mancetta da 5 dollari cosa rispondi?

Cinque dollari! Magari ci vado al cinema. Da solo, però.

Hai fatto un casino caro Babbo e qualcuno dovrebbe fartela pagare. Ma a Natale siamo tutti più buoni, per cui, per farti perdonare, ti chiedo un regalo. 

Sono stato sufficientemente buono, te lo prometto.

Ti chiedo perfavore di dare pace a tutte le persone di buona volontà, di donare un sorriso ai bambini che l’hanno perso e agli adulti il cui cuore non si scalda più, di ricordarci ogni giorno che se qualcuno ci vuole bene è un miracolo e di mostrare gratitudine per ciò.

Mi rendo conto che è molto difficile, ma tu sei Babbo Natale, no?

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La letterina per Babbo Natale non è mai stata così appassionante.

Testi e Produzione: Pierpaolo Bonante per Radio MBun (www.mbun.it/radio)

Voci: Pierpaolo Bonante e Veronica Zito

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