016# – Tua Madre (o “Del ddl Pillon”)

Madre

“Il Miglior Amico per un Ragazzo è la Propria Madre”

Tua Madre.

Quando ero bambino era un modo stupido di rispondere alle provocazioni degli amici.

“Sei uno stupido” “Tua Madre”

“Ce l’hai piccolo” “Tua Madre”

“Che figlio di…” “…Tua Madre”

Oggi questo simpatico modo di dire diventerà il mezzo per comprendere le conseguenze del disegno di legge 735 della 18a Legislatura, amichevolmente chiamato decreto Pillon!

1 – Divorziare diventerà più costoso. Questo perché sarà obbligatorio passare per la figura del “Mediatore Familiare” nel caso di figli minorenni. Questa figura costa. Le classi meno abbienti avranno meno accesso al divorzio perché non ci saranno i picci!

A questo punto vorrei portare al centro della questione Tua Madre.

Se Tua Madre avesse ricevuto un ceffone dal partner – un ceffone di troppo, in qualsiasi caso – cosa faresti per difendere colei che ti ha tenuto in grembo 9 mesi? Considerando che la violenza non è in nessun caso la risposta, cercheresti almeno di allontanare il simpaticone che ha alzato le mani su Tua Madre?

Un caso estremo? allora ribaltiamo la questione: se il partner di Tua Madre non la facesse stare bene? Se l’amore che li ha portati assieme fosse finito, non avrebbe diritto alla felicità? Se Tua Madre non si fosse arresa ad un presente di noia e banalità ma desiderasse un futuro di speranza, non avrebbe il diritto di provare ad inseguirlo?

Lasciarsi non è la fine del mondo, ma in molte occasioni è un’occasione di rinascita. Cogliamola.

Ovviamente Tua Madre può diventare in ogni momento Tuo Padre. Statisticamente però è più probabile che sia Tua Madre.

2 – Tempi uguali con entrambi i genitori.  Questo può essere logisticamente un problema.

Molti casi possibili, un paio di esempi: Tuo Padre non è in grado di badare a sé stesso. Figuriamoci a te. Tua Madre è una donna in carriera e ti ha insegnato a cucinare alla giovine età di 7 anni per farle trovare la cena a tavola. Peccato che tu in cucina sia una capra tale che tutti i ceffoni di Antonino Cannavacciuolo non avrebbero alcuna possibilità di redimerti.

Altri esempi: Tua MadreTuo Padre stanno cercando di rifarsi una vita con illa nuovoa partner. Come fanno a trovare qualcuno di adatto se hanno tra le palle i loro figli per 12 giorni al mese? In questo caso specifico la progenie rischia di diventare la ragione per la loro solitudine e per la loro insoddisfazione: chi vorrebbe una simile responsabilità?

3 – Mantenimento Diretto: la fregatura del punto sopra è che ogni genitore deve badare alle spese per i figli nel tempo in cui li ha tra le palle. Ciò implica una serie di possibili scorrettezze che ogni figlio di divorziati in età adolescente applicherebbe, tipo “Il nuovo ragazzo di Mamma mi ha preso l’IPhone X” o “La nuova ragazza di papà mi ha preso la borsetta di Gucci”

Critica logica: avessi  io un* figli* che pronuncia le frasi di cui sopra avrebbe da me sempre la stessa risposta, ovvero “E sti ca**i non ce lo aggiungi?”

 

3 – Diritto alla Bigenitorialità. Tutte le comunicazioni debbono arrivare ad entrambi i genitori. Ma mettiamo che tu, figlio scapestrato, venga beccato con uno spinello e la scuola ti sospendesse per una settimana. Tua Madre progressista non ti rimproverebbe nemmeno, mentre Tuo Padre rigido ti infilerebbe il cellulare dove non batte il sole.

E’ un dato di fatto: non tutti sanno gestire le questioni nel modo più efficace… Non è sempre un bene che entrambi i genitori sappiano tutto. Soprattutto sulla droga. E sulla tua relazione con la stessa.

4 -Alienazione Parentale. Se si sparla dell’altro genitore la parte lesa può rivalersi sull’altra limitando l’accesso ai figli. I casi qui sono infiniti ed addentrarsi diventa un ginepraio.

Quello che sembra ad un occhiata superficiale è che non si tuteli più la parte più debole del rapporto ma quella più forte.

E non va bene.

I maggiori detrattori di questa riforma ne parlano come se in effetti fosse il primo passo  di un piano più ampio, volto a togliere una serie di diritti civili difficilmente ottenuti. 

Esistono casi dove Tua Madre è vittima di violenza e Tuo Padre è vittima di abbandono. Esistono casi dove è difficile capire quale sia la linea del torto e della ragione, ma non è aumentando i costi e imponendo equilibri dall’alto che si possa avere un risultato più efficace.

A tutti i figli e figlie del divorzio chiedo: quanto avreste voluto durasse l”agonia? Qual’è la giusta durata della sofferenza di Tua Madre eo Tuo Padre?

A tutti i legislatori dell’intimità familiare cosa rimane da fare? Una proposta dal basso, come va tanto di moda in questi giorni: Fate Altro.

Ma non andare a toccare nemmeno la legge sull’aborto, perfavore.

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